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L'approccio teorico dell'Istituto di Terapia Familiare, a cui anch'io faccio riferimento come terapeuta, è principalmente quello Strutturale-
La Terapia Familiare Strutturale (Minuchin, 1974) concettualizza la famiglia come un'organizzazione gerarchica, a capo della quale devono porsi i genitori, che contiene al suo interno vari sottosistemi, quali la diade coniugale, il sottosistema genitoriale, le diadi genitori-
Max Slevogt , ( 1868-
Tutti questi sottosistemi devono essere tra loro separati e chiaramente definiti nei ruoli, nelle regole e nella natura delle interazioni, in modo che ci siano chiari confini individuali e generazionali, i quali permettono che ogni individuo possa individuarsi ed evolversi emotivamente in modo appropriato.
La Terapia Esperienziale (Whitaker, 198) sottolinea l'importanza delle scelte personali dell'individuo e della consapevolezza del processo di individuazione. Importanza è data al ruolo delle regole e dei miti familiari, ai pattern comunicativi e allo scambio emotivo all'interno della famiglia.
La Terapia Trigenerazionale (Boszormenyj-
Angelika Kauffmann (1741-
Ogni membro della famiglia è come se mantenesse un invisibile sistema di conti multigenerazionale, in cui vengono sanciti gli investimenti e gli obblighi di ogni relazione; sull'equilibrio di tale registro invisibile si basano la fiducia, i debiti e i crediti di ogni individuo, nonché gli eventuali conflitti di lealtà nei confronti degli altri membri del sistema.
Il lavoro sulla famiglia d'origine è fondamentale nell'approccio di Bowen (1988) il quale sottolinea tra l'altro l'importanza della differenziazione dell'individuo, a livello emotivo ed intellettuale, dalla sua famiglia d'origine. Si tratta di un processo complesso, la cui non piena realizzazione determina un'ansia cronica che è fonte primaria delle varie disfunzioni psicologiche. Solo quando si riesce a compiere appieno questo processo di differenziazione, l'individuo è in grado di prendere decisioni e risolvere problemi, senza rispondere a stimoli emozionali interni. Un individuo altamente differenziato è libero di esprimersi pienamente a livello emotivo e il suo funzionamento cognitivo non è dominato da emozioni, ovvero non è eccessivamente investito dal clima emotivo della sua famiglia d'origine.